Il nostro corpo è un essere intelligente in stretta correlazione con ciò che pensiamo e ciò che siamo spiritualmente.
In ogni istante avvengono connessioni elettriche e nevose tra liquidi, componenti nutritive, tossine, materiale di scarto, ossigeno, anidride carbonica, tra organi e sistemi.
Le articolazioni rappresentano i ponti che sorreggono l’intera struttura (del sistema osseo, nervoso, linfatico, circolatorio e derma).
Quali sono le articolazioni principali e che funzione hanno?
Le spalle
La prima articolazione che incontriamo è quella della spalla. Ha il compito di sorreggere il cranio, parte del busto e di collegare gli arti superiori al tronco, permettendone, attraverso una fitta rete di nervi, tendini, muscoli, ossa, tutti i movimenti e la loro naturale salute.
Detta anche articolazione scapolo-omerale connette nello specifico la scapola alla testa dell’omero; la presenza del liquido sinoviale, funge da lubrificante contro l’attrito dovuto al contatto tra le diverse parti ossee.
Tale contatto è molto instabile perché la testa dell’omero entra fisicamente per pochi millimetri nell’alloggiamento della scapola. Per questo motivo la stabilità e l’efficienza sono garantiti con altri sistemi: muscoli corti e tendini che circondano la spalla, ed evitano la fuoriuscita dell’omero dalla scapola.
I movimenti della spalla avvengono seguendo una rotazione vicina ai 360 gradi, seguendo 3 assi: asse orizzontale, asse perpendicolare e un asse strettamente connesso al fusto dell’omero. Per comprendere al meglio questi 3 assi basta alzare il braccio verso l’alto, e aprire le braccia quasi a formare una T con il resto del corpo.
Il gomito
La seconda articolazione è quella del gomito: è un’articolazione sinoviale e collega l’omero alla mano, passando per il radio e per l’ulna, ossa lunghe dell’avambraccio. Al contrario della spalla, è estremamente stabile e consente esclusivamente un movimento a perno (diviso in due fasi: flessione ed estensione), che consente alla mano di avvicinarsi alla parte superiore del corpo.
Il polso
Il polso è l’ultima articolazione e permette il movimento e l’azione alle mani, sedi del nostro fare, del nostro contatto, del nostro incontrare, toccare e metterci in gioco nel Mondo.
Detta articolazione radio-carpale, è la più complessa delle 3 viste finora.
E’ composta da ben 4 ossa distinte, divise in 3 aree.
E’ capace dei seguenti movimenti:
abduzione (movimento che gli permette di piegarsi lateralmente in direzione del pollice)
adduzione (movimento laterale in direzione mignolo)
flessione (piegamento verso l’alto ed il basso)
rotazione (verso l’alto e verso il basso)
Articolazioni minori…ma fondamentali
Esistono anche articolazioni più piccole presenti nelle mani, le più fragili ma fondamentali perché svolgono l’importante compito di precisione e prensilità. Basti pensare a quante azioni svolgiamo, che richiedono precisione chirurgica e l’azione unica delle dita per essere svolte: cucinare, suonare uno strumento, scrivere, accarezzare, toccare (nel mio caso massaggiare).
La meraviglia dei ponti-specchio
Il corpo umano è caratterizzato da un’estrema complessità e semplicità nello stesso istante, ragion per cui se qualcosa funziona, è efficiente, resistente e duraturo, viene immediatamente replicato, migliorato, portato ad evoluzione attraverso il tempo e l’esperienza.
Ecco perché salteremo la descrizione delle altre articolazioni: anca, ginocchio, caviglia. Sono la riproduzione, con i dovuti adattamenti e differenze, rispettivamente di spalla, gomito e polso.
Frattura, perché succede secondo la riflessologia olistica?
La frattura, tra tutte le disarmonie, è sicuramente tra le più dolorose, e per ripristinare la sua funzionalità, occorre tempo, pazienza, tanta riabilitazione.
La frattura è sempre conseguente ad un atto violento, di forte impatto fisico, con ovvie ripercussioni psicologiche (come un incidente a lavoro, in auto, mentre si fa sport e per ultimo, per rissa/colluttazione).
Le ripercussioni psicologiche spesso hanno il sopravvento su quelle fisiche; spesso i clienti hanno paura di tornare a giocare a calcetto o lavoro per timore di ri-fratturarsi l’articolazione gravemente danneggiata e perfino del contatto delicato del massaggio olistico.
Il percorso consigliato è sempre un abbinamento di più massaggi: in questo caso riflessologia facciale per alleviare nell’immediato il dolore; riflessologia plantare per donare fiducia ed allentare paura e preoccupazione.
Come può aiutarti la Riflessologia Olistica?
In Riflessologia Olistica le articolazioni sono connesse al funzionamento degli organi reni/vescica, all’elemento Acqua ed all’emozione della Paura.
La stessa emozione che ci fa tremare le gambe quando è in eccesso. Proprio per paura crollano le nostre fondamenta, quasi come un reset informatico: sta a noi a decidere poi se rimanere a terra nella lamentela e nel piangerci addosso oppure risollevarci per ripartire più forti e rinvigoriti.
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