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Problemi di apprendimento: quando è utile fare uno screening?

La valutazione dei disturbi specifici dell'apprendimento

Le linee guida per i disturbi specifici di apprendimento prevedono che un bambino non possa essere certificato prima della fine della seconda elementare per quanto riguarda la dislessia, e prima della fine della terza elementare per quanto riguarda i disturbi legati al calcolo.

Questo però non significa che alcuni segnali o difficoltà non possano essere valutate e prese in carico anche prima di questa data.

Quando osserviamo delle difficoltà o delle discrepanze tra le cose che il bambino riesce a fare e altre che gli costano molta fatica è importante capire di cosa si tratta. Non sempre alcuni segnali sono indicativi di un Disturbo specifico dell’apprendimento, infatti aspetti emotivi e motivazionali possono interferire con i risultati scolastici oppure possono manifestarsi delle difficoltà di apprendimento che non soddisfano i criteri diagnostici per un disturbo specifico. Proviamo a fare chiarezza:

I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi evolutivi, neurobiologici, geneticamente determinati, relativi all’apprendimento della lettura e/o della scrittura e/o grafia e/o del calcolo. La Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità (2010), distingue le seguenti condizioni cliniche di DSA:

  • dislessia: si caratterizza per una minore velocità e/o correttezza della lettura.

  • disortografia: si manifesta attraverso una minore correttezza ortografica nella scrittura sotto dettatura e nella produzione autonoma del testo scritto.

  • disgrafia: si caratterizza per una minore velocità e qualità nella realizzazione degli aspetti grafici, formali, della scrittura manuale.

  • discalculia: riguarda una compromissione a carico della cognizione numerica e/o nelle procedure esecutive e/o calcolo scritto.

I DSA si presentano in soggetti con intelligenza nella norma, in assenza di deficit neurologici o sensoriali, il cui livello raggiunto nella lettura, nel calcolo o nell’espressione scritta, come misurato da test standardizzati somministrati individualmente, è al di sotto di quanto previsto in base all’età cronologica.

I DSA pertanto non dipendono da un insegnamento inadeguato o da situazioni ambientali che possono interferire con un’adeguata istruzione, né dalla "pigrizia" o "scarsa motivazione" del bambino ad apprendere. Per imparare a leggere, a scrivere, a fare i calcoli, alcune aree della corteccia cerebrale coinvolte in tali processi devono funzionare correttamente senza anomalie.

Le semplici difficoltà di apprendimento invece, pur avendo alcune caratteristiche in comune con i disturbi specifici, non rappresentano una condizione patologica e attraverso interventi didattici e di potenziamento sono modificabili e automatizzabili.

Fare una valutazione (screening) a cosa serve?

Lo screening permette attraverso prove standardizzate e selezionate in base alla necessità del caso di capire l’origine delle difficoltà scolastiche e valutare le strategie che possono favorire le migliori condizioni per apprendere in base all’età del bambino.

Gli obiettivi dello screening sono:

  • Evitare che alcune difficoltà vengano lette come “incapacità”, “pigrizia” o “mancanza di motivazione”.

  • Rilevare la presenza di Difficoltà di apprendimento, cioè di una condizione non patologica e non innata, che non soddisfa i criteri clinici per il Disturbo, modificabile ed automatizzabile con adeguati interventi.

  • Segnalare eventuali campanelli d’allarme per un probabile DSA e dare l’indicazione per una valutazione approfondita presso i centri di competenza territoriale.

  • Evidenziare le difficoltà di lettura, scrittura e calcolo anche precocemente. Permette di intervenire tempestivamente per ridurre l’intensità del deficit e prevenire le difficoltà emotive correlate.

  • Valutare anche altri ambiti (attenzione, memoria..) che possono influire sull’apprendimento.

  • Esplorare gli aspetti emotivi e motivazionali.

Se è vero che non si può fare una certificazione di DSA prima della fine della seconda/terza elementare è altrettanto vero che attraverso lo screening si può vedere se ci sono difficoltà anche a inizio della scuola primaria. Si può sondare l’adeguatezza di alcuni prerequisiti (abilità metafonologiche, di conteggio..) anche prima dell’inizio della scuola.

Allo stesso tempo alcuni studenti arrivano in tarda età a scoprire di avere alcune difficoltà o in alcuni casi un Disturbo Specifico come ad esempio nel caso della comprensione del testo scritto con relativi problemi di metodo di studio. Appena si notano delle difficoltà non congruenti all’età del bambino una valutazione di screening ci permette di capire che tipo di strada è il caso di percorrere, evitare inutili frustrazioni e favorire adeguate opportunità di benessere.

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