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Il Taping: il tessuto che guarisce



Il taping: cos’è?


Il termine TAPING deriva dall’inglese TAPE, ovvero benda.

Il concetto di bendaggio del corpo ha subito una grande evoluzione nell’ultimo secolo, a partire dagli anni ’50 dai trainer di basket statunitensi ( utilizzando cerotto non estensibile che quindi limitava la capacità motoria), per esser poi modificato ( fatto di materiale estensibile simile alla elasticità della pelle e dei muscoli) ed applicato per la prima volta alle Olimpiadi di Seul nel 1988 con la Nazionale Giapponese di pallavolo.


Il concetto cui si è arrivati ai giorni nostri, è di bendaggio funzionale, cioè un bendaggio in grado di proteggere le strutture capsulo-legamentose ed il movimento in caso di traumi, non inficiando sulle strutture sane.

Fu inventato in Giappone con la finalità di aiutare il corpo ad un processo di guarigione naturale stimolato dal tessuto, ed ai giorni nostri è una delle pratiche più utilizzate in ambito riabilitativo, sportivo e rieducativo, non rilasciando alcun farmaco, ma stimolando il processo di auto guarigione dell’organismo.


Funzioni:

Il tape esplica le sue funzioni a livello cutaneo, muscolare, articolare e linfatico, sollevando leggermente la cute ed aumentando quindi lo spazio interstiziale tra i tessuti. In questo modo aumenta il flusso linfatico e sanguigno, diminuendo la pressione sui recettori del dolore sotto pelle, attenuando l’infiammazione per arrivare alla scomparsa del dolore.


In ambito posturale, il tape facilita i processi di autocontrollo e consapevolezza corporea, agendo sulla muscolatura posturale, e portando quindi la persona ad un’autocorrezione spontanea, riallineando i segmenti deviati.


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