Sebbene, nella vita frenetica di oggi, a molti di noi la solitudine possa sembrare una scelta allettante, che evoca magari scenari positivi come vacanze in luoghi isolati o ritiri spirituali immersi nella natura, con l’avanzare dell’età questa condizione si trasforma in scelta obbligata, che alimenta senso di isolamento, vuoto, abbandono e perdita di speranza.
I rischi legati alla solitudine
La solitudine cronica, a differenza di una eventuale scelta consapevole di vivere in autonomia, può portare serie conseguenze sulla salute, sia a livello fisico che mentale. La mancanza di supporto sociale adeguato, ovvero la solitudine percepita, risulta infatti un fattore di rischio centrale per lo sviluppo sia di disturbi depressivi che di deterioramento cognitivo, come la demenza di Alzheimer, specie nelle fasi più precoci di malattia.
Perché la solitudine colpisce gli anziani?
L’isolamento sociale e la solitudine tendono a crescere con l’aumentare dell’età in quanto la rete di rapporti familiari e amicali tende a restringersi così come le occasioni di coltivare nuove relazioni a causa di eventi quali la pensione, la morte di familiari e amici, le malattie, la perdita delle autonomie
Il supporto sociale: quantità o qualità?
I bisogni relazionali (senso di appartenenza, affetto e supporto percepito), rimangono centrali per tutta la durata della vita, e possono essere soddisfatti sia attraverso l’aiuto concreto che grazie alla vicinanza psicologica. A tutte le eta’ ciò che conta, quindi, è poter contare su relazioni sociali di buona qualità che offrano affetto, supporto, ascolto, condivisione, accettazione, reciprocità e disponibilità all’aiuto (Gava L. et al., 2013), a prescindere dalla loro quantità.
Alcuni consigli per contrastare la solitudine 1. Impegnarsi attivamente nella socializzazione Mantenere i contatti, anche telefonicamente, per coltivare le relazioni esistenti, ad esempio con vicinato, parrocchia, parenti e amici. 2. Coltivare i propri interessi Le proprie passioni (lettura, camminata, volontariato) diventano occasione per mantenersi attivi e incontrare persone nuove. 3. Prendersi cura di qualcosa Occuparsi di un animaletto o di una pianta aiuta a sentirsi più utili, impegnati e propositivi; spesso un animale inoltre porta a frequentare ambienti nuovi e socializzanti (parchi, veterinario, negozi per animali).
4. Favorire lo scambio tra generazioni
Frequentare i nipoti cosi’, come collaborare con scuole, parrocchie e parchi pubblici, diventa occasione per incontrare persone giovani a cui trasmettere le proprie conoscenze e grazie alle quali tenersi al passo con i tempi.
Poiché il timore di essere giudicati spesso aumenta le difficoltà nel trovare il coraggio di chiedere aiuto, è fondamentale stare vicini ai nostri anziani per arricchire la loro vita sociale ed eventualmente cogliere i primi segnali di disagio. La sensibilizzazione di tutta la societa’ si rende pertanto necessaria attraverso iniziative come la giornata dedicata alla solitudine dell’anziano, appena conclusasi.
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